Da anni il nocciolo duro delle questioni critiche interessanti le incombenze del rup nella fase della programmazione della progettazione e dell’affidamento impattano con il frazionamento artificioso e non funzionale e con gli affidamenti diretti. Cavalli di battaglia della Corte dei Conte e della Commissione europea negli anni passati, tema centrale di tutte le ispezioni ANAC, ora elementi costititutivi di fattispecie penale, il reato di abuso d’ufficio. Il mancato rispetto di una norma porta con sé l’insidia di un reato quale l’abuso d’ufficio, soprattutto se come nel caso di specie il Rup, che, per poter procedere all’affidamento diretto a un’impresa di sua conoscenza, suddivide artificiosamente l’appalto in più interventi di minor importo, per non oltrepassare la soglia che imporrebbe il confronto competitivo tra più imprese (Corte di cassazione, sezione VI,18 giugno 2018 n.26610/2018)