Ancora problemi tecnici nelle gare telematiche del MEPA

Il principio di massima partecipazione e di selezione della migliore offerta impongono l’annullamento della procedura di gara telematica a causa di problemi tecnici. Il Consiglio di Stato interviene di nuovo sui problemi della procedura telematica. (sez. V  9 novembre 2018, n. 6323).

Se l’avaria del sistema elettronico non  consente agli operatori abilitati ai bandi di presentare la propria offerta, sebbene il bando di gara in questione avesse precisato che «saranno invitate: tutte le ditte abilitate nel Mepa.

Il Consiglio di Stato  ha altresì rilevato che nel caso di specie «un’intera categoria di potenziali concorrenti […] non aveva potuto presentare le proprie offerte, in ragione di un ostacolo di natura tecnico-informatica ad essa non imputabile», e che proprio tale ostacolo aveva impedito all’operatore economico autore della richiesta di parere di partecipare alla gara. Il che implica che l’annullamento della gara, oltre ad essere “blindato” dal parere dell’Autorità, trova fondamento nell’ interesse pubblico «al ripristino di effettive condizioni di concorrenziali nella procedura di gara». Ripristino che deve necessariamente tempestivo perché teso ad assicurare i principi dell’ordinamento nazionale e comunitario che postulano la massima partecipazione alle pubbliche gare, in condizioni di piena parità fra tutte le imprese idonee, ai fini dell’emersione della migliore offerta e dell’ottimale utilizzazione delle risorse pubbliche impiegate (Consiglio di Stato, Sez. III, 18 ottobre 2016, n.4344).