Ancora sull’imposta di bollo negli atti di gara: il capitolato e il computo vogliono il bollo
L’obolo allo Stato in epoca di pace fiscale è sempre in agguato. Dopo, il recente interpello che ha decretato l’assenza del bollo sulle scritture private generate dal sistema MEPA, un nuovo intervento relativo all’ art. 32 comma 14-bis) che stabilisce che “I capitolati e il computo estimativo metrico, richiamati nel bando o nell’invito, fanno parte integrante del contratto”. Il capitolato, reca la disciplina del rapporto giuridico sottostante al contratto con riferimento sia ad aspetti amministrativi che tecnici che integrano gli articoli del contratto.
Secondo Agenzia questo documento è ascrivibile alle tipologie dell’art. 2 della tariffa, parte prima, allegata al DPR 26 ottobre 1972, n. 642, che prevede l’imposta di bollo nella misura di euro 16,00 per ogni foglio, per le “Scritture private contenenti convenzioni o dichiarazioni anche unilaterali con le quali si creano, si modificano, si estinguono, si accertano o si documentano rapporti giuridici di ogni specie, descrizioni, constatazioni e inventari destinati a far prova tra le parti che li hanno sottoscritti”. (interpello 12 ottobre 2018 n.35)
In altri termini, se si richiamano come parte integranti dovranno esser allegati e pagheranno l’imposta di bollo.